Personaggi Illustri
Padre Bonaventura
Appartenne all’ordine Francescano.
Nacque a Colonnella e morì in Terra Santa, martirizzato dai Turchi, nel 1634.
Padre Antonio
“Uomo dotto, assai benigno, affabile nella confessione”. Fu confessore lateranense.
Nacque a Colonnella “eletta terra d’Abruzzo”, morì a Roma nel 1644, nel convento di San Francesco a Ripa. Il 31 dicembre di ogni anno i Francescani dedicano la funzione a questo loro confratello.
Padre Bruno Bruni
Padre Bruno Bruni era figlio del dottore di leggi Brunamonte Bruni e di Tisbia Trambocca, ambedue di nobile famiglia di Colonnella.
Nacque il 7 novembre 1590 a Civitella dei Tronto, dove il padre esercitava la carica di governatore. Fino a 15 anni peregrinò con il padre in varie città.
In questi anni si istruì nelle lettere, nella musica e nel timore di Dio. Nel 1605 entrò nel seminario romano gesuita, studiò Fisica, Matematica, il suono dell’organo e ne divenne esperto, e portò a termine gli studi filosofici.
Si trasferì quindi in Etiopia adoperandosi alla conversione al Cristianesimo delle popolazioni locali.
Il 25 aprile 1635 fu assalito dagli eretici e trafitto da 17 ferite; quindi, insieme ad altri religiosi fu posto sopra a del fieno secco e bruciato. Venne soccorso e salvato.
Il 6 aprile 1640, fu fatto prigioniero dagli uomini dell’Imperatore d’Etiopia, e il 12 aprile 1640 fu impiccato sulla piazza dei mercato in Tamber. Il suo corpo non fu toccato dagli animali selvaggi di cui era ricca quella regione e scomparve portato via dagli angeli, come affermavano i cattolici.
Giuseppe Montori
Nacque a Colonnella l’11 ottobre 1819. Si laureò a Napoli nel 1842 in Giurisprudenza.
Frequentò gli studi di grandi maestri e, fra gli altri, fu molto amico del grande politico e patriota Silvio Spaventa.
Tornò a Teramo nel 1847 e qui divenne l’anima e la mente dei liberali, diffuse in città le opere di Balbo, Gioberti e D’Azeglio.
Per le sue idee liberali, nel 1850, venne arrestato per 11 mesi.
Con l’Unità d’Italia non volle far parte del primo Parlamento italiano perché, come scrisse allo Spaventa, non poteva lasciare la famiglia.
Dal 1862 al 1887 fu consigliere comunale, assessore, consigliere provinciale e deputato provinciale.
Fece istituire l’Istituto Tecnico a Teramo e ne fu il primo Preside per oltre 10 anni.
Nel 1881, all’età di 62 anni, si ritirò presso la casa paterna dove si spense l’11 aprile 1899 all’età di 80 anni.
Giacinto ArmaroliIl
Maestro Giacinto Armaroli, nato a Teramo il 10 marzo 1859 e morto a Roma il 10 giugno 1924 dopo una lunga malattia, fu uno dei cittadini più illustri di Colonnella, dove svolse ininterrottamente la sua attività educativa dal 1890 fino alla morte.
Maestro sensibile, aperto, dinamico e soprattutto lungimirante, fu l’inventore del sillabario mobile e dei banchi portatili, che consentivano l’insegnamento all’aperto anche nelle zone di campagna.
Per tali invenzioni ottenne il brevetto e fu premiato all’esposizione di Napoli.
Massimo Cincolà
L’Ing. Massimo Cincolà nacque a Colonnella il 24 dicembre 1863; studioso e di vivace intelligenza si specializzò nella progettazione di impianti idraulici e in breve tempo divenne un ottimo professionista. La sua attività si svolse prevalentemente a Colonnella.
Ricoprì la carica di Sindaco del paese per 16 anni e si occupò dell’assetto urbanistico di Colonnella.
E’ sua la sistemazione di piazza Vittorio Emanuele II, oggi piazza del Popolo. Le ampie scalinate, le viuzze, le piazzette, sistemate allora, sono rimaste belle e caratteristiche.
Risanò le finanze pubbliche senza trascurare le frazioni di Villa Rosa e Martinsicuro.
Curò le strade, i servizi, l’istruzione, la pubblica illuminazione, le fognature.
Il rinnovamento di Colonnella dal 1910 al 1926 fù opera sua.
Morì a Pescara il 1 luglio 1937.
Primo Bruno Volpi
Primo Bruno Volpi nacque a Colonnella il 5 settembre 1871. Era discendente della nobile famiglia colonnellese dei Volpi, con cui era in netto contrasto a causa dell’audacia delle sue idee di sinistra che all’epoca, per una famiglia nobile così importante, era molto “imbarazzante”.
Primo Bruno Volpi viveva in una modesta abitazione all’imbocco dell’attuale strada di Fonte Ottone; trasferitosi a Pescara, agli inizi del novecento, per motivi di lavoro, entrò presto in contatto con i maggiori artisti abruzzesi dell’epoca, da D’Annunzio, ai fratelli Cascella, Alicandri Coppa Zuccari, Sorricchio e tanti altri.
Fu in questo periodo che nacque l’idea di fondare la “Rivista adriatica (Mare Piceno)”. Il primo numero uscì a Pescara il 15 dicembre 1911. A dirigerla era lo stesso Primo Bruno Volpi. Una vasta schiera di artisti e scrittori di tutta Italia collaborò alla rivista che fu stampata fino al 1914.
Primo Bruno Volpi fu anche autore di numerosi saggi, novelle e poesie.
Morì a Colonnella il 20 dicembre 1957.
Guerino Cincolà
Nacque a Colonnella l’8 giugno 1887. Frequentò il seminario di Ripatransone e poi di Fermo per uscirnesacerdote. Negli anni successivi rimase a Colonnella comeparroco-coadiutore. Partecipò alla guerra libica ed in seguito alla prima guerra mondiale. Divenne poi parroco a Cossignano. Studiò profondamente la storia perchè già pensava di scrivere libri di argomento storico.Il suo primo romanzo fu “Lucilla”, pubblicato nel 1933, che è ambientato ai tempi dell’Imperatore Valeriano.Nel 1937 pubblicò “Le tortorelle del Nilo” che deve essere considerato il seguito del primo.Del 1938 è “Cuori abruzzesi”, romanzo storico ambientato nel periodo borbonico.Ed infine nel 1940 pubblicò: “Amor che vince …”, storia d’amore e di brigantaggio.Collaborò alla rivista religiosa “Il giornalino”.Morì a Cossignano il 24 gennaio 1953.
Gaetano Grilli
Prof. Gaetano Grilli (a sinistra)Nacque a Colonnella il 26 settembre 1871. Studiò presso la scuola normale di Città Sant’Angelo e si diplomò maestro elementare nel 1890. Si laureò a Bologna in pedagogia con pieni voti e lode. Realizzò una prestigiosa carriera scolastica ricoprendo le cariche di direttore didattico, provveditore agli studi, direttore didattico centrale delle scuole dell’Urbe.
Istituì la scuola all’aperto a Roma, ed oggi troviamo il suo busto al Gianicolo presso la scuola a lui intitolata.
Partecipò alla vita politica sia a Colonnella che a Roma e non avendo aderito al regime fascista, fu perseguitato e rinchiuso nel carcere romano di Regina Cieli.
Fu eletto consigliere comunale di Colonnella nel 1907, quindi ancora nel 1910, 1914 e 1946. Scrisse molto occupandosi di didattica. Pubblicòinoltre alcune opere in versi.Morì a Roma il 13 novembre 1950.